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Vincere la sfida degli ATS: Come ottimizzare i curriculum per i software di selezione

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Secondo recenti ricerche, quasi il 40% dei datori di lavoro utilizza un sistema di selezione automatico per scremare i candidati che hanno risposto alle loro offerte di lavoro.

Questi software, conosciuti con il nome di applicant tracking system (ATS), non selezionano i candidati migliori in base alle informazioni contenute nel curriculum, ma piuttosto in base al modo in cui il cv è scritto.

In altre parole i sistemi di tracciamento eseguono la scansione del curriculum in base ai termini che compaiono nell’offerta di lavoro. Se ad esempio ti stai candidando ad una posizione di buyer e nel tuo cv appare proprio questa parola, il software lo rileva e per te, lo step successivo, sarà la convocazione al colloquio.
Se al contrario nel tuo curriculum hai utilizzato solo espressioni come “responsabile degli acquisti” o “addetto agli acquisti” … purtroppo per te le chance di continuare l’iter selettivo sono pari a zero.

A causa di questi pericolosi algoritmi non di rado accade che anche i candidati più qualificati vengano scartati per via di un cv non a prova di… robot!

Ovviamente, esistono ATS che considerano anche i sinonimi di una stessa parola ma in linea di massima questo è il criterio di selezione principale: dunque, per non perdere le già scarse opportunità di un colloquio è indispensabile capire come scrivere il proprio curriculum in modo che il software di selezione non lo escluda a priori.

Vediamo allora quali sono le regole da seguire per un cv a prova di ATS:

  1. Ricerca le keyword da inserire sul cv.
    Leggi attentamente l’annuncio della posizione per la quale ti stai candidando ed evidenzia i vocaboli e le frasi che descrivono la formazione, l’esperienza e le abilità necessarie a quel ruolo professionale.
    Se hai difficoltà nel trovare le parole chiave prova a utilizzare uno di questi siti
    JOBSCAN
    TAGCROWD
    RESUNATE
    Tutto quello che devi fare è copiare e incollare l’annuncio per il quale ti stai candidando e lanciare la ricerca. Il sistema ti indicherà le parole più rilevanti del testo e quelle che vengono riportate più di una volta: in questo modo sarà più semplice scegliere le parole chiave che non dovranno mancare sul tuo cv.
  2. Posiziona le parole chiave.
    Quando avrai completato la lista delle keywords non ti rimane che aggiungerle alle varie sezioni del cv e, nello specifico al titolo, al riepilogo e alle esperienze lavorative.
    Riassumi le skill più importanti che possiedi utilizzando le keyword che hai intercettato aggiungendo anche tutti i sinonimi che ti vengono in mente.
  3. Utilizza il font giusto.
    I font, o caratteri, si suddividono principalmente in due grandi categorie serif e sans serif.
    La differenza sostanziale è data dalle estremità delle lettere che nei caratteri serif hanno terminazioni addolcite (le “grazie”), in quelli san serif invece presentano terminazioni non aggraziate (“senza grazie” o a bastoni). Fra i caratteri serif più famosi troviamo il Times, il Palatino, il Georgia o il Cambria: ideali per agevolare la lettura, sono quelli più usati nella stampa tipografica.
    I sans serif sono caratteri tipo l’Helvetica, l’Arial e il Tahoma Verdana: considerati più moderni rispetto ai serif sono privilegiati nel mondo digital.
    Ora, prima di metterti a scrivere il tuo cv, devi sapere che i font serif possono confondere il software: dunque  per non rischiare ,  usa un  tipo di carattere sans serif.
    Per quel che riguarda la dimensione del carattere: minimo 10, ottimo 11!
  4. Scegli il template adatto.
    Organizza il tuo CV in sezioni, pulite e con titoli chiari: sui siti come HLOOM, VisualCV, REZI, CVBuilder puoi creare un CV ATS-friendly scaricando i modelli già ottimizzati.
  5. Fai attenzione ai punti elenco.
    Usa solo punti elenco rotondi: molti sistemi di selezione non riconoscono punti elenco quadrati o con forme diverse e dunque li traducono in modo errato.
  6. Evita elementi aggiuntivi.
    Al software non piacciono molto distrazioni quali: acronimi, bordi colorati, caratteri decorativi, tabelle, colonne, intestazioni, note a piè di pagina, colori diversi dal nero o simboli.
    Ti suggerisco di evitare di utilizzarli perché potrebbero portare fuori strada il nostro recruiter-robot!
  7. Salva il cv in formato leggibile.
    Hai finito di scrivere il tuo cv? Ottimo! Ma attenzione a non commettere passi falsi al momento del salvataggio. Quando si ha a che fare con software automatici è meglio evitare PDF, HTML, Open Office e Apple Pages.
    Un consiglio? Salva il tuo cv in TXT o Word.

Pronto a sfidare l’ATS? Fammi sapere come è andata!!


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Pina Sabatino

Con il mio lavoro aiuto persone e organizzazioni a raggiungere elevati livelli di performance per conseguire risultati eccellenti . Mi occupo di coaching (individuale e di gruppo ) , sviluppo manageriale e formazione interculturale in Italia e all’estero.


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